Serra d’Aiello è un comune piccolissimo, poco più di 500 gli abitanti che popolano il paesino a mezza collina, il quale sta su un’altura sulla sponda sud del fiume Oliva. Così piccolo, ma probabilmente è quello che ha “sotto i piedi” le vestigia delle civiltà più antiche passate di qui.
Oramai notoriamente indagato dagli archeologi a più riprese, in più campagne investigative, è stato accertato che la collinetta di Chiane, e i siti di Cozzo Piano Grande e Cozzo Carmine Antonio sono i territori con le testimonianze di vita più antiche di questa parte di Calabria, con insediamenti attivissimi risalenti all’età del Bronzo.
Com’è altresì abbastanza certa, a Serra, la fase indigena di Temesa, mille anni prima di Cristo, quella Temesa (anche centro minerario, rame) che poi entrerà nell’orbita economica di Sibari, Crotone e Locri. Un piccolo museo civico espone qualche reperto proveniente da necropoli e da varie ricognizioni fatte negli ultimi cinquant’anni.
L’espansione, rurale e urbana, di Serra, è chiaramente legata al vicino grande feudo (Stato) di Aiello che dalla fine del Medioevo è andato ad aumentare sempre più la sua importanza. Serra era un casale, un villaggio di Aiello Calabro.